Laino

Il borgo di Laino ha un tessuto abitativo antico in larga parte conservato e scandito dalle case un tempo abitate da alcuni dei molti artisti originari del paese. Tra queste casa Quaglio, con facciata parzialmente in finto bugnato di pieno Settecento, che conserva all'interno un affresco della Pietà opera di Giulio Quaglio, casa Frisoni che presenta un'Annunciazione di Lorenzo Frisoni e una nicchia della Madonna col Bambino in stucco barberiniana, casa Scotti con gli affreschi del salone con il "Carro del sole" eseguiti da Giovan Pietro Scotti e casa Spazzi, al Pianello, con la struttura a cortile colonnato e loggia, nonché un camino in stucco. Interessante è anche l'antico palazzo del Tribunale con resti delle prigioni e, in via Conti, un rilievo del 1656 con la Madonna col Bambino.

Laino ha dato i natali a intere famiglie di Magistri come Lorenzo degli Spazzi, che progettò il duomo di Como, Giulio Quaglio, Giovanni Battista Barberini, la famiglia dei Frisoni, dei Retti e degli Scotti.

Chiesa di San Lorenzo

L'edificio risale quasi sicuramente al XII secolo, quando Federico Barbarossa promosse tutta una serie di ricostruzioni e restauri. Intorno al 1635 iniziò la fase decorativa in stucco con la regia dei Colomba di Arogno e di Giovanni Battista Barberini di Laino e, sotto la direzione di quest'ultimo, ebbero inizio nel 1664 importanti lavori di ristrutturazione che si conclusero nel 1667. Splendida e articolata la decorazione in stucco eseguita dal Barberini con le lunette dedicate alla vita di san Lorenzo e le statue dell'Annunciazione nel sacello del Carmine. Gli affreschi delle volte della navata centrale sono opera del pittore Antonio Crespi Castoldi mentre il dipinto con il "Martirio di San Lorenzo" sulla volta del presbiterio, di metà Settecento in stile rococò, è attribuibile agli Scotti di Laino.

Nel 1751 Giulio Quaglio, per sua richiesta espressa nel proprio testamento, venne sepolto davanti all'altare di San Pantaleone.

Oratorio di San Giuseppe

L'oratorio di San Giuseppe venne acquistato e affrescato da Giulio Quaglio.

Nella cappella di sinistra, sontuosamente stuccata da Diego Francesco Carloni di Scaria, il complesso altare ingloba l'originario affresco cinquecentesco della "Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Caterina d'Alessandria e Lucia". Molti i rimandi al padre putativo di Gesù tra cui la splendida volta con la "Gloria di san Giuseppe".

Oratorio di San Vittore

L'oratorio di San Vittore di origine romanica, si trova su un rilievo fuori dal paese, lungo la strada per Osteno. Costruito sopra le mura del castrum edificato nel VI secolo dal suddiacono Marcelliano, ha un portico con affreschi quattrocenteschi e un portale del 1587. All'interno troviamo splendide statue e stucchi del Barberini e affreschi di Domenico Quaglio.

Palazzo Scotti

Palazzo Scotti a Laino rappresenta il più significativo esempio di casa d'artista della Valle Intelvi ed una delle più importanti architetture civili della Valle.

Il nome dell'edificio è intimamente legato ad una famiglia di artisti originaria di Laino: gli Scotti. In due secoli, tra la metà del Seicento e la metà dell'Ottocento almeno dodici membri di questa famiglia sono stati attivi nel campo delle arti, anche grazie alle strette relazioni con importanti artisti intelvesi attivi in quegli anni, quali lo stuccatore Giovanni Battista Barberini, l'architetto Giovanni Battista Aliprandi e il pittore Carlo Innocenzo Carloni. Dopo le esperienze di Giacomo, stuccatore, e di Bartolomeo, architetto, troviamo nelle generazioni successive una propensione verso la pittura a partire da Giovanni Pietro Scotti, noto collaboratore di Carlo Innocenzo Carloni e dei tre figli Bartolomeo, Giosuè e Carlo. L'imponente edificio presenta nel salone al primo piano la volta decorata con un affresco che rappresenta il "Carro del sole" inserito in una cornice architettonica sorretta da dodici telamoni.

Negli ITINERARI le brochure delle singole chiese.