
Claino con Osteno
Claino è un borgo incastonato tra palazzi storici e un labirinto di vicoli, ed è celebre soprattutto per la sua identità unica di "Borgo Dipinto". Qui, la storia palpabile tra le antiche mura e i graffiti si fonde con una vivace e variegata galleria di dipinti che animano ogni angolo. I temi e gli stili di queste opere sono sorprendentemente eterogenei, aggiungendo un ulteriore strato di fascino all'originaria bellezza del borgo.
Chiesa di San Vincenzo martire
La chiesa sorge nel cuore di Claino con Osteno, un borgo incastonato tra le montagne della Val d'Intelvi e le rive del Lago di Lugano (Ceresio). L'edificio si distingue per l'assenza di una vera e propria facciata, essendo inglobata tra le abitazioni circostanti.
Situato nella prima nicchia, il battistero, datato 1461, è il manufatto più antico della chiesa. Sulla parete della seconda campata vediamo un interessante affresco della Pietà racchiuso in una cornice barocca. L'affresco reca un'iscrizione ormai poco leggibile con la data del 1492 ed il nome del pittore Gentilino (Giovanni Antonio de Magistris). Segue un'ancona lignea datata 1562 con la Vergine col Bambino, San Giovannino, San Vincenzo e Sant'Antonio Abate.
Nel presbiterio, il paliotto in scagliola dell'altare maggiore rappresenta Sant'Ambrogio entro la conchiglia, simbolo di nascita sacra.
La cappella del Rosario ospita la tela della Purificazione di Maria di Rocco Comanedi da Cima, allievo di Carlo Innocenzo Carloni, e risalente alla fine del XVIII secolo. La cappella del Crocifisso lungo la parete destra, custodisce un Crocifisso, posto nella teca lignea, di probabile origine cinquecentesca e presenta una ricca decorazione a stucco settecentesca con i tondi delle Virtù. Il paliotto è la copia esatta di uno dei paliotti della Certosa di Pavia.
Lo scultore locale Marco Antonio Prestinari realizzò nel 1847 un riquadro marmoreo con l'Adorazione dei Pastori per il retrocoro del Duomo di Milano, una copia del quale si trova sulla parete destra della chiesa, incorniciata da stucchi seicenteschi di ambito intelvese.
Chiesa di San Giuseppe
La chiesa fu edificata nel 1736 per iniziativa del parroco Giovanni Pietro Bellotti. L'edificio è inserito tra altri edifici del nucleo abitato ed è privo di una vera facciata, infatti l'ingresso è ubicato in un sottopasso.
Nel 1811 lo scultore Pietro Pagani realizzò le statue in gesso raffiguranti Speranza e Religione collocate nel presbiterio, copie delle statue raffiguranti Speranza e Religione nella chiesa di Castrezzato (BS).
Sulla parete destra vediamo la tela, datata al 1601 e firmata M.Antonio Pozzo, dedicata alla Madonna del Rosario.
Oratorio di Santa Giulia
Percorrendo l'antica via che da Claino serpeggia verso Porlezza e il Lario, si penetra nel rigoglioso bosco che ammanta la riva sud-orientale del Lago di Como, fino a scovare l'antichissimo oratorio di Santa Giulia: un'oasi di quiete immersa nella natura.
Un portico settecentesco introduce all'edificio, le cui pareti della navata furono ornate entro il 1640 da pitture murali. Sei affreschi, incastonati in cornici di stucco, narrano episodi del martirio della santa titolare. Cinque di questi, risalenti al XVII secolo e di autore ignoto, affiancano il sesto, raffigurante il rapimento della Santa in Corsica, opera del pittore milanese Pietro Verzetti, che nel 1911 ne curò anche il restauro.
Tra gli affreschi, sui pilastri, spiccano raffinate sculture in gesso dei quattro Evangelisti e dei quattro Dottori della Chiesa, realizzate nel 1640 da Francesco Prestinari, nativo di Claino.
Francesco Petrarca a Claino
A Claino, oltre ai ben noti dipinti che costellano il borgo, si può ammirare anche un importante ciclo di graffiti che traduce in immagini i Trionfi del Petrarca. Le opere sono presenti sulla parete esterna di un'abitazione nel centro storico e sono la testimonianza, ormai rara, di un genere artistico di grande diffusione nella Lombardia rinascimentale.
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Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Barclaino
L'edificio, menzionato in una visita pastorale del 1570, fu probabilmente eretto nel XVI secolo, sebbene si ipotizzi un'origine romanica per l'abside. Il presbiterio e la volta presentano decorazioni seicentesche con stucchi e affreschi raffiguranti scene mariane e santi, che incorniciano una pala d'altare con la Madonna e il Bambino. La facciata fu decorata nel Settecento da Gallo Barelli. Di notevole pregio sono anche la statua della Vergine e le immagini della Via Crucis, donate nei secoli dagli abitanti di Ostenso e Claino in segno di devozione.
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Osteno
La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, risalente al XIII secolo, domina il borgo lacustre di Osteno. Il vero gioiello artistico della chiesa è la statua quattrocentesca della Madonna col Bambino, opera dello scultore Andrea Bregno da Righeggia, figura di spicco nell'ambiente scultoreo romano e maestro, tra gli altri, di Michelangelo. Questa pregevole scultura è custodita nella cappella posta al termine della navata laterale sinistra.
Nel 1530, per iniziativa dei notai Francesco e Giovanni Muttoni fu edificata la cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova. Gli eleganti stucchi che ornano questa cappella sono attribuiti a Giovanni Battista Barberini da Laino, al quale si presume risalgano anche gli stucchi contemporanei della cappella di San Carlo.
Ai lati dell'area presbiteriale spiccano due imponenti affreschi eseguiti nel 1743 da Domenico Quaglio da Laino, raffiguranti il Martirio di San Pietro sulla parete sinistra e il Martirio di San Paolo su quella destra.
Di notevole interesse è la cappella situata all'estremità destra della chiesa, la cui decorazione pittorica è opera di Giovanni Battista Pozzo di Valsolda, artista attivo anche a Roma. Allo stesso Pozzo è attribuito anche il Giudizio Universale presente sulla parete nord, una reinterpretazione in forma semplificata del celebre affresco michelangiolesco della Cappella Sistina.